Il Ristorante Piccolo Lago, dello chef patron Marco Sacco, quasi sospeso sulle sponde del Lago di Mergozzo e cinto dalle montagne della Val d’Ossola, a pochi chilometri dal centro di Verbania, mi accoglie con una silenziosa bellezza e mi conquista immediatamente al primo sguardo.
E, in effetti, il Piccolo Lago grazie all’incredibile colore dell’acqua di un intenso blu cangiante, arricchito dai riflessi verdi e marroni dei rilievi, che lo circondano, sembra davvero essere uscito da una favola, per regalare l’emozione di un’esperienza gastronomica, esclusiva e straordinaria.
Perfetta sintesi di suggestioni ed emozioni, di partenze e di ritorni, di ingredienti del territorio e di contaminazioni asiatiche questi sono gli elementi, con i quali adorano, giocare lo chef Marco Sacco e la sua fantastica band, per dare vita a piatti, che non sono mai uguali e che, ad ogni assaggio, colgono di sorpresa il palato, di chi, come me, è pronto, ad assaporare tutto l’intenso sapore di un gusto, che ogni volta riesce, a stupire come se fosse la prima volta.
“Guardate” ripete lo chef Marco Sacco attraverso le vetrate della sua innovativa cucina a vista “annusate, assaggiate, ascoltate, si va in scena,” perché, proprio come ha scritto Ruth Reichl, “ogni ristorante è un teatro … dove garantirci felicità e piatti sublimi … dove, liberarci dalla realtà quotidiana, fa parte dell’incantesimo” e questo è, esattamente, quello che accade, appena si varca la porta d’ingresso del ristorante Piccolo Lago: come per incanto, si prova, davvero l’emozione, di iniziare un viaggio irripetibile e indimenticabile nel mondo dell’alta cucina.
Basta soltanto indicare dal menù il numero delle portate: cinque, otto o undici, per dare inizio ad un originale percorso gastronomico, volutamente a sorpresa e realizzato, su misura dallo chef, selezionando con cura, i migliori ingredienti del territorio: carni locali, pesce di acqua dolce, rari formaggi d’alpeggio, salumi ossolani e tantissimi ortaggi, messi insieme ogni giorno, rivisitando e sperimentando ricette, per “riprendere il passato, modellarlo nel presente e proiettarlo nel futuro.”
Ma ricordate, non è la meta quella che conta, quanto le emozioni, che si provano, a rendere un viaggio straordinario e una sosta al ristorante Piccolo Lago, vi assicuro, di emozioni ne regala davvero tantissime: serve solo entrare in sala e assaggiare la cucina dello chef Marco Sacco, per condividere con lui una sorta di magia, quale preziosa ricompensa, per aver scelto, di affidarsi alla sua creatività con tutta la propria generosa disponibilità.
E ancora, per chi non ama le sorprese o non vuole rinunciare al gusto dei piatti della tradizione, c’è il menù “Gli indispensabili di Marco Sacco” che comprende sei proposte più classiche, come il Flan di Bettelmatt, prezioso formaggio della Val d’Ossola, l’Anguilla e la storica Carbonara “au koque” che lo chef prepara con i tajarin all’uovo al posto dei bucatini e che viene servita a tavola all’interno di un guscio dell’uovo, per essere versata sui tagliolini, dopo aver sbriciolato il prosciutto della Val Vigezzo, che in questa ricetta sostituisce il tradizionale guanciale, rigorosamente con le mani.
Il Piccolo Lago, il ristorante di famiglia, guidato dal 1991 dallo chef Marco Sacco, due stelle Michelin e Presidente della Chic, insieme a sua moglie Raffaella Marchetti, impeccabile direttrice di sala, è veramente un posto suggestivo e fantastico, che vi consiglio, di provare, perchè regala davvero tutto il piacere di un lusso senza tempo.
Dall’aperitivo in cucina “tra le pentole”- al “Table d’Hôte” l’esclusivo tavolo, riservato ai gourmet più esigenti, che desiderano stare seduti al tavolo dello chef, per assistere alla preparazione dei 23 assaggi, previsti dal menù e per vivere così un’esperienza davvero esclusiva, proprio di fronte alla cucina, anche questo è possibile scegliere al ristorante Piccolo Lago, perché, come si legge sulla parete a vetro, che divide la cucina dalla sala “Il Creatore, obbligando l’uomo a mangiare per vivere, lo invita con l’appetito e lo ricompensa con il piacere“.
E tutto questo promette e assicura una sosta al ristorante Piccolo Lago, un piacere raro e straordinario, intenso e raffinato, che vale davvero il viaggio e anche una deviazione, perché, proprio come ha scritto Honoré de Balzac, in quel Piccolo Lago è possibile davvero trovare “in piccolo … il mondo che il viaggiatore ha conosciuto … perché un poetico e melodioso fascino l’attornia …” tutto il fascino di un luogo incantevole e pronto nuovamente ad accogliere tutti, a partire dal prossimo 1° marzo, giorno previsto per la riapertura del ristorante, con il seguente orario: aperto tutte le sere dal mercoledì alla domenica e dal giovedì alla domenica aperto anche a pranzo.
Non mancate !!!
La Cuoca Galante – Food blogger Napoli
Per info e prenotazioni:
Piccolo Lago – via Filippo Turati, 87 – 28924 Verbania
Tel.: +39 0323 586792
Fax: +39 0323 586791
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