Quando ripenso allo stinco di maiale alla birra, mi viene sempre in mente l’abbondanza dei piatti delle feste, forse perché da bambina di carne ne ho mangiata poca e ogni volta era una gioia.
In particolare dello stinco di maiale adoro la sua consistenza morbida e succulenta, dovuta ad una buona quantità di cartilagine, ricca di collagene, che dopo la cottura, riversa nella carne una massa di morbida gelatina.
Con il risultato di un sugo squisito color marrone, saporito e denso.
Lo stinco di maiale alla birra è perfetto per il pranzo della domenica, per inondare la casa di profumo grazie alla cottura lenta, lunga e costante, che celebra il tempo del riposo e dello straordinario.
Elogio, allora, al maiale: il più antico amico dell’uomo, associato alla lussuria e demonizzato nel Medioevo, considerato un animale impuro nella Bibbia, vietato dal Corano, riabilitato dal Cristianesimo e celebrato da Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia”, grazie alle sue cinquanta sfumature di sapori, da Apicio e da Petronio, a cui si deve anche la ricetta del Porcus Troianus, fatta con maialino da latte, ripieno di verdure, uccelletti e formaggio, perché, come è noto, del maiale non si butta via nulla.
Il maiale di oggi, inoltre, non è più quello di una volta: le tipologie di suino più diffuse oggi appartengono a razze magre, ottenute mediante rigorose selezioni genetiche, cure appropriate e diete scrupolose, hanno carni più magre di quelle bovine, con tassi di colesterolo e di grassi saturi inferiori, ricche di colesterolo buono, tanto che già Ippocrate, il padre della moderna medicina, affermava, che la carne di maiale fosse tra quelle più facilmente digeribili e, in grado, di fornire maggiore energia.
Ode insomma allo stinco di maiale alla birra perché, come recita un antico adagio, tutto ciò che è gustoso e godurioso è maialata, ossia appartiene al maiale, che è, da ritenersi, a pieno titolo il più antico amico dell’uomo.
RICETTA
PIATTO PRONTO IN + 60 MINUTI
PORTATA: SECONDI PIATTI
Ingredienti per 4 persone:
- uno stinco di maiale da circa 1,2 Kg.
- 500 ml. di birra
- 3 spicchi di aglio
- un cucchiaio di pepi misti
- 4 foglie di alloro
- 4 cucchiai di olio evo
- sale
Procedimento:
- Scaldate l’olio nella pentola di ghisa e rosolate lo stinco di maiale a fuoco alto per circa 10 minuti, girando di frequente la carne, fino a che non sarà perfettamente brunita su tutti i lati.
- Aggiungete gli spicchi di aglio, l’alloro e i grani di pepe pestati, abbassate il fuoco e continuate la rosolatura per altri 10 minuti, mescolando ogni tanto.
- A questo punto versate la birra, mescolate ancora con un cucchiaio di legno e portate a bollore, coprite la pentola con il proprio coperchio e cuocete a fiamma bassa per almeno un’ora e mezza.
- Intanto preriscaldate il forno a 180°, quando sarà a temperatura, infornate la carne e cuocete per altri 30 minuti a pentola scoperta, fino a quando la carne non sarà ben rosolata. Servite, accompagnando con patate arrosto o con verdure al forno.
La Cuoca Galante – Food blogger Napoli
OTTIMA RICETTA, la prossima volta devo cucinarne qualcuno in piu visto il tempo un po lungo per cuocerli ,ma ne vale la pena ,delizioso ed a parte la cottura un piatto economico e festaiolo
Donatella hai ragione, i tempi di cottura sono piuttosto lunghi, ma dipendono dal peso dello stinco.
Io, di solito, lo preparo il sabato sera, quando mi porto avanti per il pranzo della domenica !!
Sono contenta, comunque, che questa ricetta, ti sia piaciuta e se ne proverai qualche altra, scrivimi, perchè mi fa sempre piacere, leggere i vostri commenti.