Parlare della IV edizione di Cibo Nostrum 2015 – organizzata dallo chef Seby Sorbello -Presidente dell’Associazione Cuochi Etnei, con l’Unione Regionale Cuochi Siciliani, con la Federazione Italiana Cuochi e con partner di eccezione, significa per una “straniera” provare, a raccontare un sogno: quello di poter viaggiare tutti insieme lungo l’eccezionale percorso tra gli ingredienti eccellenti della cucina mediterranea e le antiche ricette di famiglia.
Raccogliendo, quindi, quel filo rosso, che ha unito chef stellati e cuochi, provenienti da tutte le province della Sicilia, che hanno voluto valorizzare ingredienti rari o perduti come l’alga mauro, la spezia sommacco, la clorofilla disidratata, il mandarino tardivo di Ciaculli (detto marzuddu), le patate di Giarre, le mandorle di Avola, l’acqua di tenerumi, i sauri, i calamari e i gamberetti di nassa dei mari siciliani e riproporre antiche ricette della tradizione come la pasta e patate, la ghiotta di pescestocco alla messinese con capperi di Salina e olive Brunelle, il risotto con ragù di trippette di baccalà, il coniglio ‘a stimpirata e il polpo con le patate.
A me tocca, insomma, trasmettere il valore di un eccezionale evento enogastronomico di gala, al quale hanno partecipato gli chef Gennaro Esposito, Massimo Mantarro, Pietro D’Agostino, Tony Lo Coco, Francesco Patti e Domenico Colonnetta, Patrizia Di Benedetto, Giuseppe Costa, Carmelo Trentacosti, Simone Strano, Andrea Macca e Alfio Visalli e, soprattutto, la testimonianza di un legame indissolubile con una terra generosa e ricca di tradizioni, fatta di forza e di inquietudini, capace di imporre le suggestioni e le speranze del nuovo, rivelando ad ogni assaggio tutta la sua segreta dolcezza.
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