Tortano napoletano

Tortano napoletano

Con la Santa Pasqua le rievocazioni e i riti sacri si mescolano ai colori, ai profumi e ai sapori, in una festa del gusto che, dal nord al sud dell’Italia, resta legata alla simbologia cristiana, ai territori e ai prodotti della sua terra e della quale il tortano napoletano, con il suo grasso ripieno, rappresenta una perfetta sintesi tra il sacro e il profano.

Ogni festa religiosa, del resto, trova inevitabilmente la sua prima manifestazione esteriore nel cibo, in quell’insolita abbondanza e nelle specialità locali che si preparano per l’occasione: il cibo, insomma, da considerarsi come un rituale che contrassegna la festa, propiziando l’abbondanza e allontanando la paura della fame, quasi a dimostrare, che non può esserci festa religiosa senza banchetto e che, anzi, è proprio la religione, a scandire il calendario.

Con la preparazione del tortano napoletano, insomma, si annuncia la fine di una quaresima, durata quaranta lunghissimi giorni e, nel suo impasto, si fondono religione e magia, passato e presente, sacro e profano: il pane, quindi, per proclamare gioiosamente la resurrezione del Signore, il risveglio della natura e la gioia di poter nuovamente cedere alle seduzioni della gola.

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