Il prossimo 21 marzo, torna Gout de France 2016, l’evento ispirato ad Auguste Escoffier, che nel 1912 iniziava a scrivere “le Cene di Epicuro” con più di 1000 chef, ovunque, nel mondo che renderanno omaggio con i loro piatti alla cucina francese, grazie al progetto Gout de France (o Good France), che intende celebrare la tradizione gastronomica francese, chiamando, a partecipare tutti gli chef che nelle loro cucine, saranno disposti, ad ispirarsi alla tradizione transalpina.
L’iniziativa, che è giunta alla sua seconda edizione, grazie al successo dello scorso anno, è organizzata dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall’Institut Français Italia insieme a Atout France, l’Ente per il Turismo Francese, su iniziativa del Ministro degli Affari esteri e dello Sviluppo Internazionale, con la collaborazione di Alain Ducasse e prevede incontri e collaborazioni tra chef francesi ed italiani, che si confronteranno su una cucina più sana, naturale, sostenibile e cosciente, tematiche sempre più al centro degli stili di vita e delle preoccupazioni mondiali.
Il progetto, con menù appositamente realizzati, ovunque nel mondo, intende celebrare così, anche quest’anno, la gastronomia francese, proponendo i suoi valori e invitando i numerosi ospiti gourmet, a gustare i sapori di piatti legati tutti da un unico fil rouge, come, ad esempio, il menù della Locanda Don Serafino di Ragusa, preparato dallo chef stellato Vincenzo Candiano :
– Animelle dorate al pan tostato su caponata classica e gelatina di Passito di Pantelleria
– Ravioli farciti di gamberi rossi, bisque di finocchietto selvatico e latte di mandorla salata, capesante scottate
– Pollo ruspante tartufato con crema di cipollotti gratinati
– Charlotte di limonne e pistacchio con insalata di frutta rossa al basilico e pepe rosa
– Macaron di cioccolato artigianale 80% dell’Antica Dolceria Bonajuto e menta fresca, creme bruleè alla carruba, choux farciti di chantilly.
– Vini e champagne francesi
ispirato, come tutti gli altri, all’insegna della sostenibilità e della leggerezza, per evidenziare l’attuale strada intrapresa dalla gastronomia francese e internazionale: ogni menù sarà infatti l’ esempio concreto di una cucina, che utilizza meno grassi, meno sale e meno zucchero, per mangiar bene e per proteggere l’ambiente, con una formula innovatrice e sostenibile.
Anche quest’anno, dunque, le adesioni sono state importanti, con oltre di 1500 chef sparsi in cinque continenti, in Italia, tanto che, per esempio, a Roma, nei saloni dell’Ambasciata francese di Palazzo Farnese, l’evento vedrà come ospite d’eccezione, lo chef Annie Feolde dell’Enoteca Pinchiorri, che servirà la cena a Catherine Colonna e ai suoi ospiti.
Il 21 marzo allora celebriamo tutti insieme il Gout de France 2016 e la cucina francese, i suoi prodotti e i suoi vini, perché, come ha sostenuto Laurent Fabius “ mangiare alla francese appartiene dal 2010 al Patrimonio mondiale dell’UNESCO ed è un patrimonio che non bisogna solo contemplare, glorificare o assaporare, bensì un patrimonio da far fruttare e da mettere in valore”.
Per l’elenco completo dei ristoranti aderenti all’iniziativa potete leggere qui
La Cuoca Galante – Food blogger Napoli
Credits: Foto dal Web
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