La RICETTA della cicoria ripassata in padella è l’orgoglio delle verdure romane.
E’ facile, semplice e perfetta da preparare, anche se pensate, di non possedere in cucina alcuna abilità culinaria (ma io non ci credo) !!
E, se un tempo, nelle campagne romane e del sud Italia “ s’annava a far cicoria” oggi è facile trovare al mercato, in ogni stagione dell’anno, quest’erba commestibile e cucinarla a crudo, lessata o strascinata in padella, come ho fatto io.
La cicoria, anche nota con il nome di Cichorium intybus, rappresenta, ora come allora, “ la grande forza alimentare degli orti romani, un tempo inesauribile” .
Basta solo pulirla bene, sciacquarla e risciacquarla più volte, lessarla in poca acqua bollente e condirla all’agro con olio e limone o, ripassarla in padella, lasciando soffriggere uno spicchio di aglio con del peperoncino piccante in olio extravergine, “strascinandola” ossia rivoltandola bene bene e regolando di sale e pepe.
Ma sapete che la cicoria, questa pianta comune della quale si consuma praticamente tutto, è ricca di storia e di virtù benefiche, conosciute fin dall’antichità ??
Grazie al Papyrus Ebers, dal nome dell’egittologo tedesco, che lo ha scoperto in un sarcofago, abbiamo, infatti, la certezza, che la cicoria fosse apprezzata già 4.000 anni fa per le sue proprietà “aperitive e digestive”.
E non solo dagli egiziani, che ne apprezzavano il gusto e il sapore, ma anche dai Greci e dai Latini, la cicoria era consigliata già dal medico greco Galeno in quanto “amica del fegato” e decantata da Plinio il Vecchio nella sua “Naturalis Historia” per le sue virtù diuretiche, nevralgiche e adatta, per curare numerose malattie dell’addome.
Amara, ma di grande pregio, ancora oggi una bella porzione di CICORIA, la “sponsa solis” ossia la sposa del sole, grazie ai suoi fiori, che si aprono e si chiudono al sole, anche se spadellata velocemente, conserva intatte tutte le virtù benefiche degli alimenti che fanno bene.
E, infatti, è depurativa, digestiva, diuretica, ricca di vitamina A e di minerali, modula l’assorbimento del colesterolo e dell’indice glicemico, è adatta nelle diete ipocaloriche ed è, persino, un famoso surrogato del caffè.
Le sue radici, ricche di acido cicorico, che è, appunto, un sostituto della caffeina, previa tostatura, possono essere utilizzate, infatti, anche per preparare il caffè, proprio come avvenne nel XVIII secolo, a seguito del blocco continentale, voluto da Napoleone e con il quale si vietava ogni importazione dei prodotti provenienti dall’Inghilterra e dalle sue colonie e al quale si deve la diffusione del caffè di cicoria, considerato simbolo di povertà esattamente come avvenne, poi, anche durante la seconda Guerra Mondiale.
RICETTA
Ingredienti per 4 persone:
- un chilo di cicoria di campo
- 60 g. di olio extravergine d’oliva
- 2 spicchi d’aglio
- 1 peperoncino piccante
- 4 filetti di acciuga
- sale q.b.
Procedimento:
- Portate ad ebollizione una pentola colma d’acqua, aggiungete un pugno di sale e lessate la cicoria già pulita e lavata ripetutamente in acqua fredda, per circa 10 minuti.
- Scolate la verdura in uno scolapasta e lasciatela a perdere acqua, poi, quando sarà raffreddata, strizzatela bene e tritatela piuttosto grossolanamente con l’aiuto di un coltello.
- Intanto in una larga padella di ferro mettete a scaldare l’olio, unite gli spicchi di aglio e fate dorare.
- Spegnete il fuoco, aggiungete i filetti di acciuga tritati e scioglieteli con l’aiuto di una forchetta, accendete di nuovo il fuoco, unite la cicoria e il peperoncino a pezzetti e saltate la verdura a fiamma vivace per pochi minuti.
- Regolate di sale e servite.
La Cuoca Galante – Food blogger Napoli
Bravi
Grazie mille.
Ottima. Ricetta e risultato. Grazie
Grazie per aver lasciato un commento.
Sono davvero molto felice, quando leggo, che le mie ricette vengono realizzate con successo in una cucina diversa dalla mia.
Significa, tramandare ad altri la memoria dei sapori di casa mia, così che non vada perduta.
Un caro saluto e a presto.